martedì 19 giugno 2012

Matajur e discesa sul sentiero 736

Rieccomi al terzo appuntamento di fila nei dintorni della valle dell'Isonzo.
Sia il monte, sia il sentiero non hanno bisogno di presentazioni essendo stati recensiti diverse volte in rete.

Nei dintorni di Avsa
Decido di affrontare la salita partendo da Cepletischis e puntando poi al sul versante sloveno, passando per Likev e poi per Avsa.
I dintorni di quest'ultimo paesetto sono molto piacevoli, si ha la sensazione di passare attraverso una comunità montana che cura molto il luogo in cui vive.
Curiosi

La mia idea era dunque quella di scendere lungo il sentiero 736, possibilmente partendo dalla vetta, ma mi ero posto alcune alternative in caso, vista la condizione fisica al limite.



L'inizio del sentiero
La prima tappa con possibilità di inizio discesa è a quota 1300 circa, al famoso cancello verde dove si rientra in Italia. Nonostante la stanchezza decido di proseguire in salita sulla vecchia mulattiera in pietra fino a quota 1400, dove si abbandona la stradina in favore del sentiero che punta la vetta del Matajur. Purtroppo da qui in poi dovrò caricarmi definitivamente la bici in spalla per proseguire.

La seconda tappa arriva al punto in cui il sentiero sloveno si ricongiunge al CAI 736 nei pressi del monte Glava, a quota 1510.
Mi sento decisamente stanco, ma pensando che, in fin dei conti mancano solo 130 metri di dislivello per la vetta, decido di proseguire, purtroppo sempre con la bici sulle spalle.

Panorama sulla pianura dalla vetta
Dopo 2 ore e mezza di sofferenza alla fine raggiungo l'agognata vetta, dove una pausa ristoratrice e il panorama a 360° mi fanno recuperare le energie per la discesa.

Che dire della discesa? In questa direzione il sentiero è quasi sempre ciclabile, se si esclude un tratto a quota 1600 obbligatorio "bici in spalla" in mezzo alle pietre, e un paio di gradoni da trial nella parte conclusiva nei pressi di Cepletischis (Off limits per la mia tecnica di guida, ma sicuramente c'è chi li fa in sella).
Il 736 è un mix di pezzi veloci, pietrosi rock'n'roll, erba, ripidi, curve, il tutto per oltre 7km e quasi 1100 metri di dislivello, proprio quello che ci vuole per far divertire i biker di medio livello come me.

Nessun commento:

Posta un commento