giovedì 30 agosto 2012

Lovinzola e Navado

Era da un po che volevo andare a vedere questo ormai famoso sentiero del Navado, ma ovviamente visto lo scarso dislivello non mi andava di farmi un'ora di autostrada per girare lì come un criceto.
Così come al solito prendo le mappe e guardo cosa c'e' di "alto" lì in giro.

Valle di Preone

Lo spunto per la gita mi salta fuori guardando qua e là in rete. Un bell'anello sulla mulattiera che passa per casera Lovinzola, salendo dalla valle di Preone.
Dopo una prima parte di salita su asfalto dalle pendenze non trascurabili, ci si immette sulla forestale (Cai 807) che sale con pendenza media quasi costante attorno al 15% verso malga Palis e forchia Rizzat. Per fortuna il fondo è quasi sempre in buono stato e si riesce sempre a pedalare bene.
Ultima fatica verso forc. Rizzat
Qui il sentiero diventa più stretto e sale ripido con pochi tornanti e in alcuni punti bisogna procedere a piedi.
Mulattiera panoramica
Al termine della salita però il sentiero diventa molto bello e panoramico e in leggera discesa ci porta fino a casera Lovinzola di Sopra.


Dalla casera ha inizio la discesa sul CAI 806, dapprima un po' tecnica poi più facile lungo dei tornanti molto ripidi nel bosco. Ad un bivio si prende la forestale verso destra e dopo qualche centinaio di metri bisogna prestare attenzione perchè i segnavia utili per imboccare il sentiero 828 non sono molto evidenti. Una volta imboccato però ci si trova su un bel fondo scorrevole e divertente che ci fa arrivare in pochi minuti allo stavolo Chiampomano.

806
Termina così la prima parte del divertimento e si riprende a pedalare in salita per un paio di km lungo la forestale che sale dal lago in direzione Navado.
Raggiungere l'imbocco del "pistino" non è cosa semplice se non si hanno le corrette indicazioni, ci si ritrova in un dedalo di sentieri e stradine che ricorda un pò il carso. Fortunatamente dispongo di una traccia gps che mi guida verso il punto esatto.

Ri-indossate le protezioni ci si trova davanti un bel sentiero, molto ben curato dai locals, che in poco più di un km e 300 metri dfi dislivello porta velocemente ad incrociare la strada asfaltata a circa quota 480. Da qui il "pistino" prosegue verso Chiaulis, mentre io decido che ne ho avuto abbastanza e che la temperatua è sufficentemente elevata: gira sinistra e con calma rientro su asfalto verso Villa Santina.

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