domenica 26 agosto 2012

Canin Grand Tour

Non è che durante le ferie non abbia pedalato, è che non avevo proprio voglia di scrivere

Dunque, partiamo con questo bellissimo giro.

Monte Forat
Domenica mattina, io e Miran siamo partiti con in testa un'idea meravigliosa alla Cesare Ragazzi.
Parcheggiata l'auto a Resiutta ci siamo avviati lungo la ciclabile fino a Chiusaforte e da lì ci siamo immessi in val Raccolana pedalando fino a Sella Nevea. Nonostante l'insistenza dell'ammiraglio per proseguire in bici,  abbiamo preso la cabinovia e siamo saliti fino al Gilberti.

Da qui abbiamo intrapreso la salita a sella Bila Pec, seguita da una lunga e poco pedalabile traversata sul sentiero CAI 632. Appunto, poco pedalabile, e nei rari punti in cui non era la fatica a togliermi il fiato, erano i panorami a farlo.

Un tratto del 632
Interessanti i vari incontri fatti con i montanari della domenica che passeggiavano nel tratto Gilberti-Sella Grubia, alcuni dialoghi:
"Ragazzi ma dove andate? Non ho parole" e io, senza fiato "Nemmeno io puff pant puff pant..."
oppure il vecchio menagramo "Andate a rompervi le gambe" (grattatina...)

A Forchia Terrarossa
Dopo Sella Grubia, percorrendo l'ultima ascesa di giornata sul picco di Grubia, ci ha raggiunti e sorpassati un altro biker (allora non siamo gli unici pazzi Shocked ) che più avanti ci ha aspettato e fatto compagnia.
Dopo forcella di Terrarossa inizia la discesa, un bel tratto in cui si perdono velocemente alcune centinaia di metri di quota... purtroppo il divertimento finisce presto e si intraprende un traverso decisamente pericoloso, sono circa 3 km fino a sella Buia molto esposti con numerosi restringimenti e una frana... sinceramente non consiglio a nessuno di passarci in bici, nè tantomeno ci tornerei io.

La fatica finisce in vista del ricovero Igor Crasso.
Qui il biker pazzo che ci aveva atteso ci accompagna lungo il 643 (era terza volta che lo faccio in meno di 3 settimane)
Che dire... è un piacere seguirlo, non è uno che corre ma fa tutti i passaggi bene, stargli dietro permette di indovinare le traiettorie e mette voglia di far bene. Senza nemmeno accorgermi passo anche quasi tutti i tratti scalinati e arriviamo alla fine del sentiero. Breve disgressione in mezzo al bosco per l'ultimo tratto e poi meritata birra a Stolvizza, con replica a Resiutta.

Tirando le somme... tanta fatica e tanta voglia di tornare da quelle parti.

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